Quello delle vetrate scorrevoli a pacchetto per esterni è un tema molto dibattuto. Si possono installare tranquillamente? Sono soggette ad autorizzazione? Quali sono i pro e i contro di questi sistemi?
In rete si legge tutto e il contrario di tutto.
Facciamo un po’ di chiarezza!
Qui invece approfondiamo la questione vetrate scorrevoli a pacchetto o a pannelli, a cui molti di voi, a dire il vero, sono interessati in tutte le stagioni.
Effettivamente, avendone già installate diverse, sono molto pratiche. Sostanzialmente servono a riparare un terrazzo o un balcone dal vento e dagli agenti atmosferici e permettono di sfruttare un ambiente esterno con più versatilità e in qualsiasi condizione meteo.
Uno dei vantaggi principali è che si tratta di un sistema a pannelli mobili in vetro, impacchettabili senza la baia di parcheggio, senza guida a terra, con profili anta senza fori nel vetro. Quindi, capirai bene che sono molto poco invasivi e non necessitano di bucare il pavimento.
Hai la possibilità di utilizzare singole vetrate fino a 1,5 metri di larghezza e il sistema di chiusura è in genere affidabile. Le vetrate in vetro extra chiaro temperato permettono di chiudere lo spazio senza rinunciare alla luce del sole ed evitare quell’effetto “veranda di plastica scadente”.
Vetrate scorrevoli a pacchetto per esterni: la normativa
Una nota negativa: non sempre le vetrate si possono installare con leggerezza.
Chiudere balconi, terrazzi, portici o loggiati esistenti con le vetrate è un intervento che modifica sicuramente l’aspetto e la funzionalità di uno spazio. Con la chiusura di un balcone si va a costruire quella che secondo la Giustizia Amministrativa viene definita una veranda.
Comportando la trasformazione di spazio esterno in spazio interno questo intervento necessita di un permesso a costruire. È molto importante consultare le regole condominiali nel caso in cui lo stabile si trovi all’interno di un condominio e rivolgersi al proprio Comune per avere un quadro chiaro e preciso sui permessi necessari per la specifica situazione.
Una verifica delle dimensioni della superficie da chiudere e delle modalità di installazione delle vetrate è fondamentale per avere la sicurezza sul tipo di permesso che occorre richiedere, per non compiere alcun abuso edilizio.
Per riassumere: quando le vetrate scorrevoli a pacchetto chiudono un balcone o una loggia esistente creano volumetria aggiuntiva e non migliorano le prestazioni energetiche dell’appartamento, aggiungendo di fatto altri spazi da riscaldare/raffrescare.
Per questo sono da autorizzare, sia a livello condominiale che Comunale.
Costruire una veranda chiusa, ancorata al pavimento o con elementi in muratura o infissi, non è consigliabile senza i dovuti permessi poiché si rischia di incorrere in una sanzione amministrativa e nel reato penale di Abuso edilizio in base all’articolo 44 del T.U. dell’Edilizia.
Pergotenda: l’alternativa
Nel caso non potessi installare una vetrata scorrevole, puoi sempre optare per una pergotenda o per una semplice tenda da sole o vela che è costituita principalmente dalla tessuto quale elemento di protezione ed è qualificata come mero elemento accessorio, per cui la sua realizzazione rientra nell’edilizia libera.
Il caso delle serre bioclimatiche
La serra bioclimatica è invece uno spazio delimitato da serramenti in acciaio o ferro e pareti vetrate. Si tratta di uno spazio aggiuntivo non riscaldato che permette di accumulare calore proveniente dai raggi del sole da sfruttare come sostegno al riscaldamento esistente.
La veranda, di cui abbiamo parlato sopra, è uno spazio ottenuto chiudendo parzialmente o completamente con infissi vetrati.
Entrambe sono costituite da pareti vetrate adiacenti ad un edificio, ma la serra bioclimatica è finalizzata al risparmio energetico che avviene attraverso l’accumulo del calore del sole; la veranda, invece, può̀ essere collocata ed orientata ovunque, può avere una qualsiasi copertura e va ad incidere sulla cubatura dell’abitazione.
Le normative consentono di considerare le serre bioclimatiche come volumi tecnici, senza necessità di titoli abilitativi, a condizione che:
- dimostrino, attraverso calcoli energetici che il progettista dovrà allegare al progetto, la loro funzione di riduzione del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale di una quantità pari ad almeno il 10%, attraverso lo sfruttamento passivo e/o attivo dell’energia solare;
- abbiano estensione non superiore al 15% della superficie utile dell’unità immobiliare connessa o dell’unità edilizia oggetto dell’intervento;
- non determinino nuovi locali riscaldati o comunque locali idonei a consentire la presenza continuativa di persone (locali di abitazione permanente o non permanente, luoghi di lavoro, etc.);
- la serra non deve essere riscaldata dal sistema di climatizzazione dell’edificio/casa da cui è supportata;
- i locali retrostanti mantengano il prescritto rapporto di illuminazione e aerazione naturale diretta;
- se dotati di superfici vetrate, siano provviste di opportune schermature e/o dispositivi mobili e rimovibili, per evitare il surriscaldamento estivo;
- nel caso di serre solari, queste siano integrate prioritariamente nella facciata esposta nell’angolo compreso tra sud/est e sud/ovest.
Essendoci normative regionali differenti, è sempre bene informarti sulla possibilità di installazione di una pergola bioclimatica o serra solare presso l’Ufficio Tecnico del tuo Comune, perché la tua abitazione potrebbe ricadere in una zona vincolata o essere soggetta a regolamenti particolari. In tal caso bisognerà presentare un progetto redatto da un tecnico sia all’amministratore e consecutivamente al Comune.
Per il 2021 il Bonus Tende ti permette di avere una detrazione del 50% sulle spese effettuate per l’acquisto e la costruzione di vari sistemi di schermatura solare. Sono comprese quindi le pergole bioclimatiche con lamelle frangisole, che rappresentano un modo intelligente e elegante per rendere più efficiente la propria casa dal punto di vista energetico.
Per riassumere: le serre bioclimatiche vengono considerate un’opera di bioedilizia, che non aumenta la cubatura e il volume dell’abitazione. La normativa definisce tutti i requisiti che una serra bioclimatica deve rispettare per essere considerata volume tecnico, permettendo di non richiedere permessi di costruzione. Ogni Regione e Comune ha norme specifiche che regolano l’installazione delle serre bioclimatiche.
Chiudere la serra bioclimatica con dei vetri a pacchetto/libro è possibile perché ricade sempre nella definizione di “pergotenda” o “serra bioclimatica” e, come tale, non richiede alcun titolo abilitativo.
La vetrata panoramica utilizzata a protezione di una veranda è infatti classificata come “sistema di protezione a carattere stagionale ” o “chiusura temporanea” di partizioni esterne. Può essere anche interpretato semplicemente come un frangivento in vetro. Non determina una variazione della destinazione d’uso del locale che va a proteggere.
Occhio al condominio
La realizzazione di serre bioclimatiche può incontrare limiti particolari in relazione alla tutela del decoro architettonico del fabbricato.
Ogniqualvolta si operi a modificare l’originario assetto del fabbricato, variando anche soltanto singoli elementi, indipendentemente dalla valenza estetica o artistica dell’edificio, bisognerebbe chiedere l’autorizzazione del condominio.
Occorre infatti evitare di compromettere il decoro architettonico dell’edificio ossia l’estetica della facciata, creando disarmonie rispetto alle linee originali del palazzo, tali da comprometterne il valore da un punto di vista architettonico. Inoltre, la veranda non deve pregiudicare il diritto di veduta e di affaccio del condomino al piano superiore.
Prima di installare una pergola, una vetrata o una serra consiglio sempre comunque di consultare il regolamento del tuo Comune e anche del tuo condominio.