Nonostante possa sembrarti un argomento secondario, scegliere le porte interne è invece importantissimo, perché si tratta di complementi che riescono davvero a cambiare il look di un ambiente.
Consigli per scegliere le porte interne
Le porte sono un argomento piuttosto inflazionato.
Spesso la scelta delle porte nelle case contemporanee è delegata al “costruttore”, oppure si decide semplicemente di spendere il meno possibile per questo elemento interno.
Come se non ci si curasse affatto del loro aspetto, anzi, nel dubbio, “meglio sceglierle bianche e semplici“.
I grandi architetti e le case migliori hanno invece porte progettate.
Per una questione di stile, di design, di estetica e di filosofia del progetto.
La porta è una divisione, ma anche un traguardo. A volte deve dividere, altre volte separare, alcune volte filtrare. La funzione determina la sua forma, ma nessuno ci pensa.
L’approccio dei grandi architetti
Gli architetti che realizzano i progetti più belli hanno un approccio razionale e funzionale, oltre che estetico.
Spesso tendono a mimetizzarle, a volte le integrano in grandi boiserie, altre volte le valorizzano come elementi singoli distintivi.
In base al concept dell’abitazione il modo di realizzare le porte è diverso.
In genere sono tutte porte per interni personalizzate e ben costruite.
Sono fatte di materiali solidi e resistenti, in grado di durare nel tempo.
La ferramenta è di qualità: il collegamento tra anta e telaio risulta nascosto e sempre ben progettato.
Ciò che le caratterizza è un rigore formale e una perfezione compositiva senza precedenti.
Le porte interne possono integrarsi nella parete oppure anche diventare delle sculture vere e proprie in grado di stupire.
Chi progetta una porta non può fare a meno di studiare anche la sua maniglia.
In genere l’architetto (bravo) non si limita ad aprire un catalogo e scegliere, ma fa realizzare il disegno dei sogni in modo integrato.
Inutile acquistare porte di ottima fattura se poi le maniglie non sono all’altezza. Così come è sconsigliabile montare delle maniglie di buona qualità su porte scadenti.
Facciamo un esempio pratico.
Immagina di avere una zona living che si apre ad altre stanze.
Una di queste è una cucina, un’altra un vano tecnico, un’altra un disimpegno per la zona notte ed in ultimo un piccolo studio.
Sarebbe da pazzi (o da distratti) utilizzare lo stesso tipo di porta per ogni ambiente.
Eppure lo si fa ancora senza alcun criterio.
Il 90% delle case che ho visto in vita mia ha lo stesso tipo (colore, forma, dimensione, tipologia) di porte in tutta casa.
Un approccio corretto utilizzerebbe
- una porta filo muro (invisibile) per dividere la zona living dal vano tecnico,
- una scorrevole semitrasparente per filtrare living e cucina,
- una porta a battente decorativa per separare zona giorno e zona notte e una porta a pivot (bilico) per lo studio. Leggi anche i consigli dell’architetto per scegliere le migliori.
Ovviamente questo non vuol dire che ogni design debba essere diverso, creando confusione, bensì che è necessario stabilire delle gerarchie negli spazi.
Misure porte interne
Considera gli spazi
Al di là della tipologia (scrigno, battente, scorrevole…) che è l’unica scelta che in genere consideriamo, una porta va studiata in base allo spazio a cui conduce.
Porte divisorie
Le porte che separano dai servizi o stanze secondarie (bagni, ripostigli, lavanderie, vani tecnici) possono essere di dimensioni inferiori, fino a 60-70cm, rispetto a una porta standard che è di 80-85cm.
Queste va bene che siano più invisibili possibile, quindi puoi optare per una porta filo muro o una scorrevole, anche senza telaio a vista.
Le porte che creano un filtro tra due ambienti con funzione simile è bene che connettano senza dare un taglio netto, per valorizzare gli spazi.
Queste possono essere a vetri, scorrevoli o a battente, di dimensioni maggiori perché spesso aperte.
Quelle che separano zona giorno e zona notte possono essere di design e anche più preziose.
Nello scegliere le porte interne per uno stacco funzionale e privacy va enfatizzata la sensazione di passaggio tra un ambiente e un altro, quindi va dedicata particolare cura a questo dettaglio.
Porte interne design moderni
Personalmente mi piace sempre documentarmi in merito alle ultime novità del mercato, per capire meglio come approcciare il design e proporre nei miei lavori soluzioni con materiali non convenzionali.
Interessanti sono le porte in vetro, con meccanismi particolari e possibilità di personalizzazione.
Per le nuove costruzioni (o le ristrutturazioni complete) consiglio di scegliere porte a tutta altezza.
Non i classici 210cm, ma fino a soffitto.
Questo accentua di molto lo slancio dell’apertura e dona eleganza e praticità.
Per una casa che vuole puntare sulla raffinatezza, questa è sicuramente la soluzione migliore.
Anche il legno dà grandi soddisfazioni. Non solo con i laccati. Le venature a vista riescono a riscaldare un ambiente che di principio usa toni freddi e vuole diventare particolare.
Una porta viene percepita tozza per due fattori: 1. la sua altezza. 2. la presenza di telai e mostre massicce ( >7 cm).
Lavorando su questi due elementi si migliora di molto l’estetica di questo complemento.
Prima di acquistare fai realizzare un rendering e pensa bene allo stile e ai materiali per da utilizzare.
Ti assicuro che non è così scontato e che una porta può davvero modificare la percezione di un ambiente!
Anche se adori le porte bianche, la porta deve essere parte integrante del muro, ma nello stesso tempo deve avere il suo stile, quindi non essere necessariamente liscia e anonima!
Sei tu a decidere quale look dare alla tua casa e come scegliere le porte interne. Non fare l’errore di tralasciare questo passaggio.
Un progetto completo ti sarà di aiuto per prendere in considerazione ogni dettaglio dei tuoi interni. Senza sbagliare.
Fonte immagini Pinterest
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