Illuminare un tetto con travi a vista è uno dei compiti più complicati per chi vuole arredare casa da sé.
Non sempre, infatti, è immediato capire le potenzialità di un’architettura di questo tipo, per cui si entra subito nel panico.
In realtà dovremmo partire dal presupposto che un tetto in legno vada valorizzato e non nascosto, per questo una semplice illuminazione che va dall’alto verso il basso risulta completamente scontata.
Il discorso può estendersi anche per i tetti a spiovente che non abbiano necessariamente delle travi, oppure per i tetti voltati o affrescati.
Ma andiamo con ordine.
Stile classico o contemporaneo?
Innanzitutto va distinto se si tratta di un arredamento in stile classico/rustico o contemporaneo/industriale.
Nel primo caso si ha più libertà di utilizzare lampadari, candelieri e applique dal mood romantico. C’è anche chi non appende nulla a soffitto, ma utilizza solo piantane e sistemi a terra. È un modo semplice per rendere l’illuminazione soffusa e caratteristica, in grado di esaltare non solo il tetto, ma anche le murature che spesso sono con mattoni a vista.
Nel secondo caso, invece, la strategia da utilizzare è quella di un’illuminazione fantasma, con corpi illuminanti che evidenzino l’architettura, ma che risultino quanto più minimali o quanto più nascosti possibile.
In un certo senso è come se la luce c’è, ma non si capisce da dove viene fuori.
Analizziamo più nel dettaglio questo tipo di illuminazione.
Illuminare un tetto con travi a vista: le soluzioni contemporanee
Innanzitutto partiamo dal presupposto che se hai delle (belle) travi a vista devi assolutamente illuminarle.
Non è del tutto vero che l’illuminazione deve essere posta ad altezza uomo, se il soffitto è molto alto.
È necessario in questo caso predisporre un doppio strato illuminante, uno “architettonico” che esalti il soffitto e uno “decorativo” che sia posizionato più in basso, ad illuminare le varie attività quotidiane.
Per esaltare le travi è importante utilizzare dei sistemi tecnici che direzionino la luce dal basso verso l’alto.
I sistemi illuminanti disponibili sul mercato possono essere ad incasso oppure no.
Ovviamente capisci bene che quelli ad incasso andranno inseriti nella struttura (travi o soffitto o cartongesso), cosa che non sempre è possibile, soprattutto se non hai intenzione di “bucherellare” il solaio o il legno delle travi.
Quelli non ad incasso possono essere faretti a superficie oppure binari elettrificati, fissati ai muri perimetrali con dei tiranti in metallo in grado di sostenere degli spot orientati verso dove serve.
Queste soluzioni sono più frequenti in un ambiente domestico e più facili da gestire se non sei sicurissimo di come fare.
Faretti a superficie
Ci sono tantissime opzioni per questa tipologia. È importante che i faretti siano minimalisti, mimetici, oppure addirittura nascosti.
Cerca i punti meno visibili, ma di effetto, sul solaio e fai in modo che illuminino la parte più scenografica del tetto.
Se vuoi inserire spot orientabili, acquista quelli dalle dimensioni più ridotte, in modo da non appesantire la scenografia.
Binari elettrificati
Anche qui hai diverse opzioni. Dal binario sospeso che si fissa alle murature perimetrali al binario da collegare alla trave o al solaio.
Il profilo sospeso rispetto al tetto ti permette di agganciare diverse tipologie di spot o sospensioni. Probabilmente con lo stesso binario sarai in grado di illuminare tutte le parti sostanziali della camera.
Quello fisso sulle travi o sul solaio è meno versatile, ma ti permette di occupare meno spazio, soprattutto se il soffitto è basso o tende a spiovere molto.
Illuminare con le strisce led
Un’altra opzione consiste nel fissare delle strisce led in grado di percorrere la lunghezza della trave ed evidenziarne la sua direzione.
Si possono posizionare nelle scanalature delle travi oppure creare un taglio ad hoc nel legno in grado di far sembrare la trave “scolpita”.
Illuminare gli arredi
Un modo meno frequente per ottenere il risultato sperato è illuminare verso l’alto attraverso gli arredi. Se hai armadi, pensili, cucine o mensole non a tutta altezza, ma comunque superiori a 2m, puoi posizionare dei led nascosti che direzionino la luce verso l’alto ed illuminare facilmente la volta.
È comunque necessario, in prossimità del tavolo da pranzo o della zona di lavoro, illuminare direttamente con una sospensione, una piantana o un sistema similare.
Illuminare il soffitto a partire dalle pareti
Se non hai intenzione di toccare le travi o di fissare nulla sul soffitto, puoi anche scegliere un’illuminazione a parete. Esistono in commercio applique che direzionano la luce verso l’alto, quelle che la direzionano verso l’alto e verso il basso e anche barre luminose in grado di evidenziare una parete intera.
Queste cornici in genere nascondono delle strisce led per illuminazione indiretta e sono in grado di creare una scenografia interessante, anche quando sono posizionati in alto, a ridosso dell’attacco tra trave e parete.
Oltre alle cornici esistono dei corpi illuminanti a forma di nastro luminoso per illuminare ampi spazi caratterizzati da soffitti alti, travati, a volta o dipinti.
Grazie agli snodi sugli attacchi a muro, il nastro luminoso può essere orientato facilmente in modo da dirigere la luce su punti specifici.
Queste tipologie sono molto moderne e riescono a conferire un look particolare e super chic al tuo ambiente.
Ricorda che un impianto ben concepito sarà composto da: un’illuminazione d’ambiente generale (indiretta, semi-indiretta e diffusa); delle illuminazioni utilitarie localizzate (dirette o semi-indirette, a seconda dei casi) e da delle illuminazioni specifiche, decorative (dirette). Non tralasciare nulla!
Lasciati ispirare!