Illuminare un controsoffitto può essere un’esperienza anche frustrante, se non si ha ben chiaro il risultato.
L’illuminazione migliore è quella che non si vede.
Ecco riassunta in sole 9 parole la mia semplice regola per illuminare bene un interno.
Illuminare controsoffitto in cartongesso con faretti led
In commercio esistono luci di tutti i tipi, dimensioni e prezzi, ma questa vastissima possibilità di scelta mette in crisi chiunque nella scelta di come posizionare i corpi illuminanti nel modo e nel numero corretto.
Gli altri corpi illuminanti, che io inserisco spesso nei miei progetti come barre led nascoste, sono soft, di scenografia.
Dell’illuminazione scale ne ho ampiamente parlato.
Per aggiungere degli effetti interesanti e piacevoli senza strafare è possibile infatti inserire delle barre led luminose nei tagli ad hoc del controsoffitto in prossimità delle finestre, in cui incassare e nascondere anche il binario guida per le tende. Scopri come come nascondere le brutture in casa (condizionatori, termosifoni e cassonetti delle tapparelle)
Fortunatamente, nonostante il mercato proponga spesso di tutto di più, i progetti più semplici sono quelli che attraggono per primi il mio interesse e che mi piace suggerire ai miei clienti per i loro interni.
Vediamo assieme le tendenze più interessanti per illuminare il controsoffitto in cartongesso, quindi realizzando un abbassamento di volta. Leggi anche le idee più eleganti a cui ispirarsi per arredare con il cartongesso.
Idee per Illuminare controsoffitto in cartongesso nel soggiorno
Prima regola per illuminare il controsoffitto: rispetta gli Ambienti.
Chi si approccia ad illuminare una camera, ad esempio la zona living, spesso ha in mente idee spettacolari, controsoffitti su più livelli, luci a torta, tondi e volute da sala ricevimenti anni ’80, e bla bla.
Ecco: non c’è niente di più sbagliato che non rispettare le esigenze delle stanze nel proporre un’illuminazione.
L’inquinamento luminoso è molto diffuso e non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Una luce forte non naturale può influenzare il nostro rapporto con il sonno, può renderci nervosi ed irritabili, oltre a farci consumare più energia elettrica.
La zona living ha bisogno di un’illuminazione diffusa generale e di luci più concentrate in prossimità della tv o di un’eventuale area pranzo presente.
L’ideale sarebbe poter controllare l’intensità delle lampade e il loro colore, sia per cambiare aspetto durante il giorno che per dare un’atmosfera particolare la sera, anche soffusa.
Illuminare il controsoffitto in cartongesso per la camera da letto: soluzioni e fotografie.
La camera da letto necessita di un’illuminazione puntuale sui comodini o in prossimità del letto e anche di visibilità negli armadi.
Tutto il resto è luce di atmosfera, soft, che induce al relax.
Se è presente una scrivania, va predisposta una lampada minimale per illuminare la scrittura. Tutto il resto è solo fastidio.
Arredamento camera da letto boho chic
Illuminare il controsoffitto in cartongesso in cucina
La cucina ha bisogno di luce sul piano di lavoro.
Si deve però scongiurare il formarsi di zone d’ombra, ricorrendo eventualmente a una serie di strumenti che si possano facilmente orientare, oppure a fasce di luce led omogenee sottopensile.
Chiaramente bisogna poi aggiungere dei faretti o delle sospensioni sul tavolo da pranzo, per illuminare quello che si sta mangiando.
Illuminare il controsoffitto in cartongesso in bagno
Il bagno è la stanza che induce più spesso a errori, lasciando in ombra alcune zone molto importanti come la doccia.
L’illuminazione deve dunque valorizzare la zona lavabo e trucco, con una luce non troppo gialla e non troppo decentrata, la zona doccia o vasca e poi, se il bagno è cieco, va creata un’illuminazione diffusa che simuli quella naturale.
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Come illuminare un controsoffitto moderno?
La parola d’ordine per l’illuminazione del soffitto è: semplicità.
I 5 macro trend elegantissimi per illuminare il controsoffitto sono:
- Utilizzare binari guida molto stretti con lampade ad incasso quasi a scomparsa. La luce tende ad esserci, ma non a farsi vedere. L’effetto è di lunghi e sottili binari neri che attraversano la stanza, da cui vengono fuori luci puntuali o direzionate. Meno “di moda” i faretti sporgenti, molto usati in questi ultimi anni.
- Far rigirare la luce anche sulle pareti verticali, persino sul pavimento. Lo ha proposto Flos, ma anche Simes, Panzeri, iGuzzini, Fontanarte e tanti altri brand hanno in catalogo almeno un apparecchio calpestabile a LED studiato per ottenere dei veri e propri tracciati di luce dalla perfetta omogeneità, indipendentemente dalla lunghezza del percorso. Di fatto è estremamente facile da installare, ed è in grado di trasformare qualsiasi ambiente con classe e raffinatezza. Bisogna solo predisporre un progetto elettrico ed architettonico in modo da ospitare e posizionare correttamente le guide e le tracce.
- I faretti spot si fanno sempre più piccoli. L’obiettivo è farli scomparire negli abbassamenti, integrarli nell’architettura, insomma, praticamente minimizzarli.
- Via libera a metri di Strip Led, anche colorati, a scomparsa. Sempre più spesso mi trovo a proporre una soluzione illuminante nascosta. L’utilizzo delle Strip Led si è diffuso tantissimo negli ultimi anni per via del costo irrisorio e della grande versatilità. Praticamente si può portare luce ovunque, con la minima spesa.
- Utilizzare tagli irregolari o asimmetrici, che rompono la geometria perfetta delle stanze, conferendo un look più interessante.
Le 6 fasi operative.
- Prima di tutto bisogna avere le idee chiare o quanto meno un progetto. Se realizzato da un tecnico o da un architetto che ti fa “vedere” quello che sarà l’effetto finale dell’installazione, tanto meglio. La fase di progettazione semplifica la scelta e organizza la fornitura. Non sottovalutarne il valore.
- Realizzare la predisposizione del corpo illuminante nel cartongesso, praticando un foro a parete o soffitto seguendo le indicazioni riportate nel foglio di istruzioni. Le dimensioni dell’apertura devono essere adeguate alle misure del prodotto da installare.
- Preparare i collegamenti elettrici facendo passare attraverso l’apertura praticata i collegamenti alla rete domestica per garantire il corretto funzionamento del punto luce. L’installazione va effettuata con apparecchio scollegato dalla rete di alimentazione.
- Cablare eventualmente l’apparecchio illuminante facendo passare l’alimentazione attraverso l’articolo e collegandola al morsetto del cablaggio rapido.
- Dopo aver effettuato il collegamento, è possibile alloggiare l’apparecchio nel foro realizzato e fissarlo mediante le staffe di cui è dotato, per una rapida sostituzione e manutenzione.
- Verificare che gli apparecchi installati siano ben posizionati e alloggiati. Provvedere poi, se necessario, alla finitura del cartongesso in corrispondenza delle aperture praticate. Potrebbe interessarti anche come illuminare un tetto con travi a vista.
Lasciati ispirare da questi progetti!