Quali sono le regole base per illuminare il bagno con stile?
Una domanda che mi ponete spesso riguarda l’illuminotecnica nelle stanze da bagno, evidentemente perché, essendo un luogo abbastanza ridotto e con delle esigenze di luce ben precise, ha bisogno di un riguardo particolare.
La verità è che il bagno con una sola luce (plafoniera) al centro non emoziona più. Oltre ad essere poco funzionale, dal momento che genera troppi coni d’ombra, non valorizza bene i rivestimenti.
Ed ecco che dunque partono i dubbi. Che luce uso? Calda, fredda, faretti, sospensioni, un mix? Che IP mi serve in bagno se illumino la doccia?
Bene, cerchiamo di fare chiarezza con questo post. A corredo, per completezza, puoi leggere anche quest’altro articolo che ti dà ulteriori idee sulle sospensioni da montare in zona lavabo.
3 regole per illuminare bene il bagno
Un buon progetto di illuminazione per il bagno consiste nel trovare il perfetto equilibrio tra luce ambientale diffusa e luce funzionale diretta.
Deve essere abbastanza luminoso da fornire illuminazione negli angoli bui, ma anche focalizzato in modo da consentirti di vedere chiaramente quando ti vesti, ti fai la barba o ti trucchi, oltre ad essere abbastanza flessibile da adattarsi a una vasta gamma di stati d’animo e attività.
Cosa significa? Deve avere abbastanza potenza, ma non così tanto da essere travolgente o accecante – e questo si ottiene al meglio usando gli strati appropriati di luce.
E sì, perché sai bene che la luce nei diversi ambienti va stratificata. Non puoi utilizzare Watt esagerati per la luce diffusa, soprattutto se utilizzi più sistemi e rischi l’effetto “luci a San Siro“.
Le combinazioni che puoi utilizzare per illuminare in modo moderno il bagno sono in genere:
- Faretti + scuretti led + luce specchio
- Binari luminosi + scuretti led
- Sospensioni lavabo + faretti
- Tutti led + luci a specchio
- Applique + led
Oggi è molto frequente usare specchi retroilluminati, ma stai bene attento perché la retroilluminazione non è una luce per il trucco, quindi va associato un elemento di luce diretta per consentirti di illuminare simmetricamente il volto.
Diciamo anche in generale che per illuminare un bagno medio di 6mq non serve un grande “arsenale illuminotecnico”. L’effetto wow però si gioca usando i tagli di luce led che creano atmosfera, colore e design.
La luce in doccia/vasca
La luce che serve ad illuminare la doccia o la vasca, soprattutto se è a contatto con zone molto umide, deve avere per legge un IP (Indice di Protezione Internazionale) elevato, ad esempio:
- IP65: protezione contro i getti d’acqua
- IP67: antipolvere e protezione dall’immersione per 30 minuti (adatto per l’interno vasca o sotto la doccia oppure nelle nicchie doccia)
Nelle zone asciutte in bagno va bene utilizzare un IP23.
Le strip led in doccia devono essere bene isolate, quindi ti sconsiglio il fai-da-te. Molti elettricisti sono scettici riguardo l’uso dei led nelle nicchie, ma attraverso i sistemi idonei non c’è alcun rischio.
Considera che nelle piscine si illumina persino il fondo sotto pressione, quindi puoi stare tranquillo!
Le luci di effetto per illuminare il bagno
Se utilizzi un abbassamento in cartongesso puoi spaziare su tutti i fronti perché puoi illuminare con diverse tipologie di spot e di led.
Perimetralmente al bagno a me piace creare un “effetto taglio scuretto con strip led”, in modo da evidenziare e valorizzare il rivestimento che hai posato.
Ovviamente il rivestimento deve essere posato a tutta altezza, altrimenti è buuu!
Se scegli i faretti non esagerare con il diametro.
Se è intorno agli 8cm o anche meno è preferibile, per non apparire troppo sproporzionato con le metrature del bagno.
Io preferisco gli incassi trimless in alluminio, ma se hai budget limitato, puoi optare per faretti in gesso senza vetrino.
Interessanti anche gli incassi con spot orientabili oppure con scocca interna colorata, ad esempio per bagni chic in marmo o classico contemporanei.
Un bagno che si rispetti ha la zona specchio come punto di forza del progetto.
Qui è necessaria una luce sullo specchio, oppure, se non ti piace, puoi variare con dei faretti in corrispondenza del lavabo e/o una sospensione a fianco del lavabo.
Come vedi dallo schema in alto se i faretti fossero troppo distanti dal centro lavabo (oppure a centro stanza) è sempre meglio integrare con una luce frontale sullo specchio per facilitare la visione durante le attività quotidiane.
Anche la vasca è un punto di forza!
Puoi illuminarla dal basso, con faretti a pavimento, oppure dall’alto con una sospensione o un taglio led dietro il cartongesso scenografico.
Rispetto alle altre stanze della casa i bagni sono divertenti da illuminare perché puoi decidere facilmente su quale focus puntare l’attenzione e regolarti di conseguenza.
Molto dipende dalle dimensioni, da come hai posizionato i vari arredi e da quanta luce naturale ricade all’interno dell’ambiente.
Qual è la migliore temperatura di colore per un bagno?
La migliore temperatura di colore generale per un bagno è di 3000K che ha più luce blu nel mix di luce bianca rispetto al giallo. È un bianco caldo più freddo.
La migliore temperatura di colore rilassante per la doccia è 2700K che è una luce più calda o più gialla.
Considera però che se hai un pavimento in parquet o se hai scelto dei rivestimenti beige o marroni, 2700K possono virare troppo sull’arancio. In doccia puoi usare una cromoterapia con led RGB, ma solo se ti piace!
Consiglio di evitare i 4000K ovunque poiché questo bianco freddo non ha un bell’aspetto.