In Italia il fai da te è sempre più diffuso, ma nell’arredare casa da soli, non è detto che non si commettano errori nella progettazione dei propri interni.
Si sa, obiettivo condiviso è creare una casa con gusto, accogliente, pratica, funzionale ed esteticamente accogliente.
Ci si affanna all’acquisto di mobili e complementi facendosi consigliare dal negoziante o da un’amica, ma non sempre il risultato è soddisfacente.
“Mi sono cimentata nell’arredare la mia casa, ma penso che manchi sempre qualcosa”.
“Ho già comprato tutti gli arredi, però credo che non traspaia una grande personalità”.
“Ho fatto tutto io, ma mi dici se devo aggiungere delle mensole e cosa posso metterci sopra?”.
“Ho bisogno dell’architetto per completare il look di casa e comprare i complementi“.
Queste le richieste e le affermazioni che sento più spesso.
Anche tu hai iniziato ad arredare casa e cerchi idee per migliorare il tuo appartamento già arredato?
Come arredare casa da soli: gli errori da evitare (e come rimediare)
È noto che ogni grande viaggio parte da un piccolo passo, ma in questi casi sarebbe stato meglio farne qualche decina in meno!
Non tutti hanno la possibilità di farsi seguire da un professionista in materia di arredamento.
Vediamo dunque quali sono gli errori più comuni e quelli da evitare come l’ebola per creare un ambiente da copertina.
Non progettare la luce
Tasto dolentissimo: la maggior parte delle case fai da te hanno un sistema di illuminazione che lascia moltissimo a desiderare, anzi, che è a dir poco imbarazzante.
Luci basiche a centro stanza, niente di particolarmente interessante o che colpisca l’attenzione. Lampadari ovunque, plafoniere di dubbio gusto e applique della nonna.
Anche chi acquista una nuova casa e non specifica al costruttore che vuole qualcosa di più si ritroverà con i soliti punti luce senza scampo.
Mi sono ritrovata spesso su cantieri in cui non erano previste nemmeno le luci sottopensile in cucina o con meno del minimo sindacale nella zona living!
Questo è un elemento importante da tenere in considerazione perché influenzerà moltissimo la resa estetica dei tuoi interni.
Ad esempio, a molti non piacciono i controsoffitti e non piacciono nemmeno i faretti non ad incasso. Questo è un problema quando si vuole creare qualcosa di bello e si ha un unico punto illuminante a centro stanza.
Il mio consiglio è di guardarsi intorno per capire quali alternative di illuminazione hai, oppure di farti progettare la luce da un professionista.
Scegliere i colori a caso
Uno degli errori da evitare nell’arredamento di casa è scegliere i colori senza fare riferimento ad una palette.
Il rischio è di averne troppo pochi in una stanza o, al contrario, un patchwork di materiali e tinte. Il colore di una parete va scelto sulla base di tre criteri:
- L’effetto correttivo che può avere nella stanza. Ho scritto un post dedicato a questo argomento.
- La necessità di rendere un angolo più scenografico o riempire un vuoto.
- La volontà di abbinare dei colori con l’arredo o creare una parete di accento.
In ogni caso, per fare un esempio, non è corretto prendere un colore che piace e spalmarlo per tutta la casa o parti di questa fregandosene del resto.
L’effetto apparirà sempre non progettato, quindi scontato o mal abbinato.
C’è una sezione in questo blog, in costante aggiornamento, che ti spiega come scegliere e abbinare colori e materiali. Ti consiglio di leggerla!
Questo articolo qui sotto è molto importante per chi si approccia all’arredo fai da te e deve impostare una palette colori.
Posizionare i mobili solo sui muri, intorno al perimetro della stanza
La disposizione dei mobili deve essere funzionale, non da sala da ballo.
Lasciare troppo spazio al centro per posizionare tutto sui lati non è una buona strategia perché non ti farà guadagnare spazio.
Spesse volte questo vizio di mettere tutto al lato causa anche una sproporzione degli arredi. Divani troppo grandi su pareti piccole oppure tavoli galleggianti in uno spazio vuoto.
L’arredamento contemporaneo porta con sé anche un’organizzazione dello spazio studiata.
Prova a utilizzare cartoni e ingombri sul pavimento per simulare una disposizione interna. Lo so che non è semplice, ma non è nemmeno impossibile!
Una raccomandazione: non chiamare l’architetto quando hai già deciso tutto. Cerca di interpellarlo quando hai i primi dubbi per evitare la crisi.
Pensare di fare a meno di uno stile
Qualsiasi architetto o interior designer che deve approcciarsi alla definizione di un interno parte dalla fine, ossia dallo stile che vuole ricreare in un ambiente.
Pensare di farne a meno, accostando arredi che piacciono presi qui e là senza un filo conduttore è un errore da principianti.
Come anche cercare di riciclare tutti gli arredi provenienti da un interno precedente. Gli interni sono come un bel vestito. Non credo che speri di indossarlo per più di 10 anni.
Il vantaggio che un architetto ti garantisce è una visione d’insieme che forse tu non puoi avere.
Per renderti la vita più facile puoi cercare più ispirazioni possibili in rete sull’interno che vuoi realizzare. Ovviamente non è detto che poi sia semplice metterlo in pratica, anzi, in genere non lo è perché gli spazi sono sempre complessi, ma è almeno una guida per non comprare arredi sbagliati.
Una volta che hai trovato le ispirazioni giuste, se non vuoi fare pasticci ti conviene “ispirarti fedelmente” cioè copiare quanto di più bello ci sia nelle foto.
Avere fretta
Uno degli atteggiamenti più sbagliati quando si arreda casa è volere tutto e subito.
In realtà l’arredamento è un processo lento e graduale, soprattutto quando si fa da soli.
La fretta provoca le seguenti conseguenze:
- Ti fa acquistare arredi che non sai nemmeno se possano andare bene.
- Compri arredi e complementi nello stesso momento, il che vuol dire che stai andando a gusto tuo.
- Compri arredi monocromatici: tutti grigi, tutti bianchi o altri colori che creano un ambiente piatto.
- Stai probabilmente accostando stili diversi.
- Tinteggi le pareti di un colore solo perché l’hai visto sul giornale.
Il rimedio a tutto questo è uno: fermarsi.
Devi partire dagli arredi di più grande volume, cercando di accostarli ai colori del pavimento e creare un’armonia con i colori delle pareti.
Lascia i complementi alla fine, ma progetta anche quelli. Procedi per step. Non dare retta a chi ti mette ansia, fretta e chi ti fa lo sconto solo entro le 24 di questa sera.
La decisione migliore è quella che ti rende felice: non fare scelte tristi o che non ti convincono solo perché non vuoi vedere quella mensola vuota.
Se hai in mente di ristrutturazione casa l’architetto infatti non potrà aiutarti se hai esaurito il budget oppure se puoi acquistare solo qualche vaso o cambiare una lampadina!
Come arredare casa propria con gusto
Quando si tratta di arredare casa con buon gusto, in molti entrano in un loop di ansia e panico senza precedenti.
Per creare un’atmosfera accogliente spesso si parte da un’idea di ambiente e man mano si realizza che non è poi così gradevole, per cui si cerca spesso di modificare qualcosa, per correre ai ripari.
Non ci resta che arredare e si sa, il sogno degli italiani è di avere una casa quanto più bella e confortevole possibile, ma partiamo da un presupposto che una casa accogliente, rilassante, serena e confortevole, ha delle caratteristiche che si ripetono, nonostante gli stili e le forme.
Inutile girarci intorno.
Come rendere una casa accogliente con l’arredamento
L’arredamento di una casa accogliente ha 5 elementi base, imprescindibili:
- La giusta luce, possibilmente naturale.
- Presenza di cromie “calde”.
- Presenza di legni a vista, metalli e tessuti avvolgenti, non troppo banali.
- Funzionalità e organizzazione, limitando il disordine.
- Presenza di tendaggi e complementi non troppo cheap, che esprimono personalità.
Una casa NON accogliente ha, invece, queste caratteristiche:
- È arredata solo con colori freddi (grigi, blu, neri, bianchi).
- Ha molti arredi laccati, superfici lisce e rigide o molti materiali “lucidi” che causano un effetto showroom.
- Ha una luce pressoché artificiale che non valorizza nessun ambiente.
- Non ha alcun tocco di personalità o caratteristiche uniche che la differenzino dalle altre.
- È male organizzata, quindi poco funzionale o scomoda.
Ricevo moltissimi messaggi di richiesta di aiuto.
Soprattutto da parte di chi ha già realizzato un arredamento e non lo sente suo, oppure ha arredato una casa nei toni del grigio e ha una sensazione di freddezza.
Ecco, io suggerisco sempre di tenere a mente alcuni dettagli.
I legni, quel fondamentale tocco chic
È vero che negli ultimi anni c’è stato il trionfo del bianco, con un’esplosione di arredi iper laccati e lisci, abbinati a superfici altrettanto levigate e lucide come gli “effetto marmo”.
È anche vero che una casa in total look lucido, soprattutto se abbinata a grigi o neri va dritta verso l’era glaciale.
Una casa accogliente ha una presenza visibile di legni con venature a vista.
Ovviamente non troppo sbiancati né laccati. In genere un buon punto di partenza è il parquet. Il pavimento in legno risolve il 50% dei problemi di una casa spersonalizzata, rendendo più facile la creazione di uno spazio davvero elegante e accogliente.
Certo, poi rimane la questione dell’abbinamento del parquet con altri materiali, ma ne ho già parlato in questo post.
Il legno, mai troppo giallo né rosso, è la base dell’idea di naturalità per una casa.
Tutti vi parleranno di complementi, colori e tappeti, ma la realtà è questa: il legno è una scelta fondamentale per dare alla tua casa un’atmosfera tonda, morbida, rilassante e calda.
A meno che tu non voglia creare un look scandinavo, freddo per eccellenza (che poi viene “riscaldato” da tessuti morbidi a pelo lungo), non scegliere legni sbiancati o eccessivamente decapati. Prediligi tonalità naturali di rovere, noce, quercia, olmo, teak, iroko, merbau, wenge.
Il pavimento è un primo facile approccio, ma se hai già un pavimento definito, che non sia un legno, puoi lavorare sugli arredi, inserendo degli elementi a giorno o contenitori in cui è visibile la venatura del legno, che conferisce un senso di raffinatezza e preziosità che nessun laccato riesce a dare.
Questa idea nasce dall’esigenza di creare un’atmosfera accogliente e per farlo è necessario riportare una certa naturalità tra le mura domestiche, cosa che si è persa per via dei trend troppo cheap o minimalisti, tipo il total white. Quindi ok a tutti i materiali e colori che prendono spunto dalla natura. È sicuramente la scelta giusta.
I colori per non sbagliare
Come dicevo, uno degli errori principali che riguarda le case “fredde” e spersonalizzate è l’abuso di colori glaciali. Blu, neri, bianchi, viola, grigi. Soprattutto questi ultimi sono i responsabili di un ambiente davvero impattante dal punto di vista dell’emotività.
E spesso non basta aggiungere un cuscino color sorbetto sul divano per cambiare la situazione. La scelta va fatta a monte.
Una casa completamente laccata o lucida, molto riflettente, si allontana totalmente dal concetto di “calore”, facendo subentrare immagini inconsce di negozi, showroom e vetrine di centri commerciali.
Tutto ciò non è dovuto al colore di per sé, bensì all’occhio dell’osservatore.
Siamo in grado di accettare meglio alcuni colori e di cambiare la nostra percezione degli stessi sulla base di un’idea o un’aspettativa.
Le tinte diventano mood, oggetti, pensieri, forme. Del resto non è inusuale legare il rosso all’amore e il nero all’odio.
Secondo gli storici della lingua all’origine della parola “colore” ci sarebbe il verbo “celare”: le apparenze nasconderebbero la vera essenza delle cose. Il colore, dunque, si mette tra noi e la conoscenza.
Il colore ha dunque la capacità di influenzare la nostra psiche, per questo va usato con criterio. I colori più caldi sono di sicuro i tortora, i beige, i marroni, i bianchi e i grigi caldi, ma persino un indaco o un blu può diventare caldo se accostato a dei legni o tessuti ricchi e di tonalità giuste.
Non è detto dunque che una casa calda debba necessariamente essere di color tortora, anzi.
Tutta di un solo identico colore potrà risultare presto piatta e noiosa.
Mixa bene tinte calde, fredde e tinte pastello, unisci bianchi a pareti più scure, legni, marmi, tessuti e metalli.
Una casa calda è una casa “ricca” di elementi ben progettati.
Scegliere i complementi giusti
Molti partono da questo punto, ossia dalla fine. In realtà, come ti ho spiegato, è solo un palliativo per rompere la totale glacialità di un ambiente, non una soluzione a lungo termine. Quello che rende accogliente una casa è più di un tavolino o una sospensione.
Ti svelo alcuni segreti per scegliere i complementi giusti, senza peggiorare la situazione.
Innanzitutto un consiglio: non strafare. Se la tua casa è tutta grigia e vuoi riscaldarla un po’ non acquistare un quadro rosso. Estremizzare non serve a niente.
- Meglio integrare in più punti e con più strategie
Ad esempio, puoi introdurre delle tende morbide per smorzare l’effetto plastico, poi aggiungere un tappeto a pelo lungo o morbido, cuscini e cambiare le sospensioni. Puoi anche introdurre qualche elemento naturale come piante o fiori o cambiare il divano.
- Morbido vs rigido
Non acquistare letti, divani, sedie, pouf e altro da look troppo squadrato o rigido. Un tessuto è bello quando è vissuto, per le pieghe e le imperfezioni. Solo così riesce a dare un senso di eleganza e comfort. Il troppo rigido viene percepito come distaccato, non accogliente.
- Le luci corrette
Spesso una casa appare fredda solo perché si sono scelte le luci sbagliate o illuminati i punti meno interessanti. Scegli luci naturali e crea un mix tra luci dirette e luci di atmosfera.
- I metalli ridefiniscono
Pensa ad una sospensione o qualche complemento cromato, in acciaio, oro rosa, bronzo o simili, come uno specchio. Sono importanti per creare delle riflessioni preziose in un ambiente troppo opaco e piatto. Non esagerare, però.
- Complementi dinamici
I complementi hanno la fortuna di essere dinamici, ossia di poter essere spostati o sostituiti in qualsiasi momento, senza grossi danni. Devi però procedere con calma, senza buttarti a capofitto in uno shopping sfrenato di oggetti. Definisci delle zone chiave che possono essere completate con degli elementi come quadri, cuscini o tavolini e pouf e dedicati alla scelta di questi, un ambiente alla volta.
- Chicche di design
Non lo rivela nessuno, ma un trucchetto carino per diminuire il senso di spersonalizzazione è introdurre degli oggetti di design iconico per rilassare l’occhio con dei complementi meno sconosciuti. Un occhio che riconosce degli oggetti o arredi sarà più propenso a “sentirsi a casa”.
- Attenzione al patchwork!
I complementi è bene che siano in tinta. Spesso siamo portati a comprare cose di vari colori e generi ed è un grave errore. La palette cromatica di una stanza deve sempre essere sotto controllo, per scongiurare il disordine visivo.
In ultimo, voglio farti una precisazione. Con questo post non voglio dire che una casa total white, total black o minimalista sia il male. Anzi.
Queste case hanno un concept molto forte che deve essere studiato bene e accettato in primis dal cliente. Non sono mai un’imposizione dell’architetto, ma sempre una scelta.
Anche questo tipo di mood possono essere eleganti e accoglienti.
Quando però hai già una casa molto impostata, soprattutto negli arredi, e non hai modo di stravolgerla totalmente, puoi pensare ad intervenire con i complementi, oppure a realizzare un progetto di relooking controllato, mediante rendering fotografico del risultato, per avere un’idea precisa del cambiamento.